Porta del Vesuvio

La Porta del Vesuvio è una compagine sociale, finanziata da Sviluppo
Italia S.p.A., che si è proposta il fine di valorizzare lo
straordinario patrimonio naturale, storico, culturale, folcloristico e
gastronomico del Parco Nazionale del Vesuvio.
Per la realizzazione di tale obiettivo sono in corso di
attivazione una serie di servizi volti a stimolare il rapporto tra
turismo e ambiente. In particolare è incorso di restauro un'antica e
storica masseria vesuviana che fungerà da Centro Visite e porta
d'ingresso, sia del Parco nazionale del Vesuvio, sia della vasta rete
sentieristica della Riserva Forestale Tirone Alto Vesuvio. Le attività
d'accompagnamento e di educazione ambientale, svolte nell'ambito della
Riserva, sono state ottenute in concessione da "La Porta del Vesuvio".
Il Centro Visite, collocato tra vigneti e ampie pinete, servito
da un vasto parcheggio per auto e bus, accoglierà molteplici attività
tra le quali: un Centro d'Educazione Ambientale, un Museo Mineralogico,
l'Antica Osteria "Casa Bianca", un'ampia area pic-nic, una rivendita di
prodotti biologici e tipici. Sarà possibile anche degustare gli
straordinari vini DOC del Vesuvio assieme a gustosi snack.
Il Parco Nazionale del Vesuvio
"Ripensavo i tanti pomeriggi passati sulle sospirate soglie delle
nostre più elevate capanne alpine. Là le aspre rocce, dove nereggianti
nell'ombra, dove quasi incandescenti agli ultimi raggi del sole cadente
saettanti fra le vette, qui i dolci pendii inondati di luce; là
l'algente e desolata distesa dei ghiacciai, qui la superficie del mare
increspata dalla brezza e solcata da cento vele; là la solitudine
profonda e quel senso di isolamento e di lontananza da ogni umana
dimora, qui le case, le ville sparse a brevi distanze su per i pendii
"come branchi di pecore pascenti", e Castellammare e Torre Annunziata e
Torre del Greco e l'imponente massa di Napoli, quasi immenso alveare,
di cui mi pareva salisse fino a noi il confuso ronzio; là le ardue
vette ergentisi in atto non sai se di lusinghiero invito o di sfida
minacciosa, qui il nero cono del misterioso Monte, che col pennacchio
fumigante, coi profondi boati, chiama, promette, ammonisce".
Si tratta di un'antica masseria vesuviana già rifugio e punto di
ristoro dei viaggiatori che, all'epoca del Grand Tour, si accingevano
ad ascendere il Gran Cono Vesuviano.
Tra i tanti viaggiatori che soggiornarono a "Casa Cesaro" va ricordato, in particolare, Sua Santità Papa Pio.
Della sua ascesa, effettuata nella notte di capodanno del 1900, resta
una relazione autografa presso la zione del CAI di Napoli, della quale
riportiamo uno straordinario stralcio
I Numeri del Parco Nazionale del Vesuvio
9.500 ettari di superficie; 13 i comuni interessati, tutti compresi
nella Provincia di Napoli: San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, Terzigno,
Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, Torre del Greco, Ercolano, San
Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma, Pollena Trocchia,
Sant'Anastasia, Somma Vesuviana; 15.000 circa i residenti all'interno
dell'area protetta; 361.783 gli abitanti dei comuni il cui territorio è
in parte ricompreso nel perimetro del Parco (fonte: ISTAT 1996); 2 i
comuni che hanno chiesto di aderire al Parco in epoca successiva alla
sua costituzione: Cercola e Portici;
1 solo il borgo urbano compreso nel perimetro del Parco: il Casamale,
borgo angioino-aragonese ricadente nel comune di Somma Vesuviana.
15 chilometri il diametro della base del complesso vulcanico del Somma
Vesuvio riferiti ad una quota di circa 250 mt. s.l.m.; 500 metri il
diametro del Gran Cono del Vesuvio; 230 metri la profondità del
medesimo Gran Cono; 1281 metri l'altitudine massima; 1131 metri la
quota massima del Monte Somma.
20 le eruzioni che si ebbero nel corso del solo XVIII secolo; 5 anni
l'eruzione più lunga, dal 1895 al 1900 con la creazione del Colle
Umberto pari ad un volume di lava di 150.000.000 di metri cubi; 1944
l'anno dell'ultima eruzione con 18 diversi bracci di colata; 6 le zone
di formazione di bocche eccentriche ancora visibili; 13 le bocche
eccentriche sepolte; 64 mm la dimensione al di sopra della quale i
frammenti di magma espulsi dal vulcano durante un'eruzione sono
considerati "bombe"; Tra 64 e 2 mm la dimensione che consente di
denominare "lapilli" i frammenti piroclastici prodotti durante
un'eruzione esplosiva; 2 mm la dimensione al di sotto della quale i
frammenti piroclastici sono considerati "cenere"; 230 i tipi di
minerali ritrovati sul massiccio vulcanico.
1841 l'anno di fondazione del Regio Osservatorio Vesuviano, il primo
Osservatorio Vulcanologico al mondo presso il quale è conservato anche
il primo sismografo mai costruito.
1995 l'anno di pubblicazione dell'ultimo decreto di perimetrazione;
1997 l'anno di nomina del primo presidente del Parco nominato in pianta
stabile. 100 circa, le specie di uccelli tra migratrici, nidificanti,
svernanti e sedentarie; 30 le specie di mammiferi; 10 le specie di
rettili; 2 le specie di anfibi; 610 le entità floristiche segnalate;
1906 l'anno di introduzione sul vulcano della ginestra dell'Etna.
2 i prodotti agricoli per cui è stata richiesta l'Indicazione
Geografica Protetta (IGP): l'albicocca ('a cresommola) e il pomodorino
vesuviano ('o piennolo); 1450 l'anno in cui il vitigno "Catalanesca" fu
importato da Alfonso I d'Aragona e messo a dimora sulle pendici del
Somma.
90% la percentuale del corallo pescato nel mondo che giunge nei
laboratori di Torre del Greco; 95% la percentuale dei cammei venduti
nel mondo che sono opera di incisori torresi.
4 gli anni che cadenzano il ripetersi della suggestiva "Festa delle
Lucerne", nel Comune di Somma Vesuviana, che affonda le sue origini
millenarie in riti pagani ancestrali filtrati da 20 secoli di
cristianesimo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Vesuvio
http://www.parconazionaledelvesuvio.it/pnv/home/index.asp
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